Come sempre
l’appuntamento domenicale è fissato “prestino”, neppure le
sette del mattino, e lì, al solito Niccheri, puntuali ci ritroviamo,
siamo un bel gruppetto, come mostrano le foto scattate da Luciano
ormai fotoreporter professionista.
All’appello manca
Valdemaro una brutta tosse gli impedisce di venire, invece Vito, in
versione volontario per i mondiali di ciclismo, passa a salutarci.
Velocemente raggiungiamo
in macchina San Galgano, la chiesa con la sua imponenza attira gli
occhi dei partecipanti, il cielo plumbeo e minaccioso la incornicia e
la rende ancora più affascinante.
Eccoci raggruppati,
tutti pronti ad affrontare la seconda edizione della San Galgano Run,
il tracciato è stato modificato rendendolo un po’ più trail
rispetto all’anno passato così informa lo speaker.
Il percorso si presenta
subito impegnativo, in più la pioggia che ci accompagnerà, più o
meno insistente, per tutta la corsa, rende il terreno scivoloso e
mantenere l’equilibrio sarà a volte difficile.
L’ascesa verso
Chiusdino, arroccato e silenzioso sul colle, mette tutti alla prova,
quest’anno è stato scelto un sentiero nel bosco piuttosto della
strada asfaltata. Il percorso attraversa una campagna domata dal
lavoro dei contadini; con la pioggia il paesaggio si veste con i
colori dell’autunno e i profumi del bosco si fanno più intensi.
Entrare a Chiusdino è
come fare un salto indietro nel tempo, il paese conserva ancora
antichi selciati come i gradini in travertino che, bianchi e porosi,
diventano lucidi sotto la pioggia.
Si fa sosta lì, nel
cuore del paese, dove il ristoro allestito permette di fermarsi e di
“respirare”quell’aria ancora medievale. Un attimo, e poi giù
dalla cima verso i campi ordinati, i vigneti in file perfette, il
terreno ormai inzuppato diventa a volte una piscina e ci si riscopre
bambini affondando i piedi nelle pozze fangose.
Passando, un contadino
spettatore sulla aia di casa, commenta”…eh l’acqua la ci
vole!!!!” un modo discreto per dire arrangiatevi!! Avanti ancora,
come una fisarmonica, il sentiero si allarga e si restringe fino ad
arrivare a quel bosco che corre di lato alla chiesa e che le arriva
alle spalle, poi l’ultima salita, l’ultima fatica, infine il
traguardo.
Abbiamo tutti terminato
la prova, sia chi ha corso la mezza, sia chi ha scelto il percorso
più breve; Mario, David e Maurizio sempre velocissimi, Giancarlo e
Grazia sono saliti sul podio, bravi come sempre e in più ci siamo
qualificati al quinto posto come società, ritirando un premio
appetitoso!!!! vedi le foto con Milena, Monica e le foto della Grazia
e Giancarlo.
Durante il pasta party
abbiamo festeggiato il compleanno di Grazia, brindando tutti insieme
e le foto testimoniano l’allegria del momento…….
E poi che dirti, caro
Michele, stavolta Monica e Andrea sono arrivati “molto prima”
dell’ambulanza……..il mistero s’infittisce come la nebbia che
sale dai campi bagnati e avvolge San Galgano!!!!
Alla prossima.
Angela
Cara Angela, hai ragione te: il mistero s'infittisce.... e poi quell'espressione di Andrea nella foto.... brrrrrrrrrr!!!
RispondiEliminaProsa manzoniana! Brava Angela
RispondiEliminaComplimenti, sei una bravissima narratrice, abbiamo fatto bene a sceglierti.Grazia
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