5.45 del mattino: Mentre un Runner Giapponese vestito
di nero e "armato" di bandana da guerra passa... "Ciao, ciao!! E' stata
una bellissima serata, buonanotte!!" dei giovani si salutano così.
Eh? Mi tiro uno schiaffo devo essere rimasto a cavalcioni fra il sonno e
la veglia... oppure no! Ecco gli altri che arrivano.
Saluti di rito e poi via verso Gaiole in chianti, sonnecchiando
comodamente sul montante posteriore della focus del Secci.
Gaiole: sinonimo di buon vino, di paesaggi stupendi, ma per oggi sede de
"l'eroica", gara ANCHE podistica sui 12, 21, 42 e 62 km, dove la
locomotiva umana grassinese ha piazzato uno o più atleti
per ogni specialità. Eccezion fatta per i 4 o 5 dormiglioni che sono
andati a controllare 6 ponti a Agliana.
Si parte bene! Nè io nè i miei compagni di staffetta risultiamo
iscritti, l'organizzazione ha fatto un po' di casino, ma la nostra
Presidenta, carte alla mano, risolve tutto e quindi in un battibaleno
ci ritroviamo pronti... a vedere la partenza!!
A vedere sì, perchè Noi (plurale maiestatis, tanto son grosso, me lo
posso permettere) non siamo mica podisti normali, siamo staffettisti, si
parte a mezzo, dopo che i nostri compagni (la Monica, nel mio caso)
hanno fatto il lavoro "sporco" dei primi 21 Km.
Escluso me, Il Secci, il Pasquini e il Frezza che "staffettiamo",
Giancarlo, la Grazia e Andrea puntano alla 42, Milena e Luciano sulla
12, La Silvia, veramente eroica, sui 62 (che donna!!!)
Pronti, via! Con la lacrimuccia saluto la "mia" Monica e col sorriso
saluto tutto il resto del plotone. Finalmente solo, finalmente, per la
prima volta e forse mai più, il bagno tutto per me, Yuppiiiiii!!!
Bene, ripreso il vivo si parte col Secci e il Frezza verso la "nostra"
partenza, tengo banco: il nervosismo mi mangia, chiacchero come un
ossesso disparando le peggio cazzate ai poeracci che mi capitano a tiro
camminando, correndo, saltellando su e giù, fino a che ecco la mia
compagna... parto, l'affianco, facciamo 50 metri insieme, gli lascio due
o tre istruzioni di servizio (ovvero: dove è la macchina...) batto un
cinque e viaaaaa!!!
Mi raccomando: braccia basse, respiro tranquillo e rassegnazione.
Ci
sono 5 Km di salita. Duri, ma mangio due o tre avversari. Durini, devo
ricalcolare, supero troppo. Duretti, ecco ora ho trovato il ritmo
giusto.
Piani, ora anche la strada è giusta, meno male!
Primo ristoro: Ahhhh, il cohahola!!! Bònoooo!!! con la discesa ancor di
più!! M'attacco a un Signore, penso: "questo lo lascio al palo" e
invece... mi porta giù a ritmo allegro, ma non c'è verso di passarlo,
la paura di troncare il ginocchio consiglia prudenza, però in fondo alla
discesa arriva il secondo ristoro. Ahhhhaaaa! Ancora ì Cohahola!! Mi
dispiace per gli altri che mi seguono, ma la gola mi frega, ingurgito e
aggrappo la salita,
poveracci dovranno sopportare i miei sospetti rumori per diversi Km...
Si sale, si sale, si sale, accident'ammé e quando non consulto mai i
prospetti altimetrici, era quaesta quella dura, non quella di prima!!
Arranco sempre di più, un paio di volte devo mollare, poi la salvezza:
il nemico giurato, quello che ti fa andare il sangue al cervello: una
divisa della "nave"... Non so perchè, ma quando vedo bianco e verde,
divento verde anch'io e trovo forze che non sapevo di avere: Stringo i
denti metto al lingua fuori Supero e... che bello, una discesa, piana,
asfaltata, veloce!! E allora giù per diversi chilometri a fiato perso,
dimenticando poi che il fondo cambia e diventa erboso, sassoso, strada
bianca... chissenefrega!!!
Ristoro: ariborda Cohahola! Anche un paio di crostatine (è domenica
anche all'OSMA permettono un dolcino...) E via di nuovo in discesa fino
a che non arriva anche la promessa ciclabile, segnale di fine imminente
dove mollo un po' il gas, voglio presentarmi sul traguardo tardi, ma
lucido.
Benzinaro prima dell'arrivo: mollo ancora, forse tendo un po' ad
addormentarmi, ma 100 metri più avanti ci pensano i miei tifosi più
importanti, i componenti della mia squadra, con il piccolo Oscar in
prima fila a fare un tifo da stadio che mi da la forza di trovare le
ultime energie per girare l'ultimo angolo e passare sul traguardo.
Non senza un'ulteriore sorpresa: il secondo arrivato della 62Km che sopraggiungeva alle mie spalle, vista la super torcida dei miei compagni, sorride, molla il ritmo e mi spiana la strada: "Ma prego!", mi dice, "prima lei!" Che Signore!!
Non senza un'ulteriore sorpresa: il secondo arrivato della 62Km che sopraggiungeva alle mie spalle, vista la super torcida dei miei compagni, sorride, molla il ritmo e mi spiana la strada: "Ma prego!", mi dice, "prima lei!" Che Signore!!
Michele
Che dire..grande Miche.Grazia
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